Con il termine di Ipertermia Maligna (meglio, suscettibilità alla Ipertermia Maligna: MHS) si intende una rara condizione farmacogenetica per la quale si possono verificare o c’è il rischio che si verifichi una grave reazione dopo somministrazione di determinati farmaci utilizzati per l’anestesia generale (agenti anestetici volatili – alotano, sevoflurano, desflurano, isoflurano – e rilassanti muscolari depolarizzanti del tipo della succinilcolina).
Questa grave reazione si esprime clinicamente con un severo innalzamento della temperatura corporea, spasmi e/o irrigidimento muscolare, tachicardia, respirazione rapida e superficiale e altri sintomi. Da un punto di vista laboratoristico si osserva un drammatico aumento delle CK, segno di rabdomiolisi, aumento della concentrazione di anidride carbonica con acidosi e iperkaliemia.
La sintomatologia clinica è dovuta ad una risposta ipermetabolica a quei tipi di farmaci con un alterato aumento del calcio mioplasmatico che porta a una contrazione muscolare, un aumento incontrollato del metabolismo ossidativo nei muscoli scheletrici con alterazione della temperatura corporea, l’attivarsi di catene infiammatorie e coagulative (coagulazione intravascolare disseminata: CID) con insufficienze multiorgano e shock circolatorio. Senza un trattamento tempestivo, il quadro clinico può rapidamente precipitare verso esiti fatali.
Il trattamento per l’ipertermia maligna, quando riconosciuta una crisi in atto, include la somministrazione di un farmaco specifico, salvavita, di cui dovrebbero disporre tutte le sale operatorie, il dantrolene (Dantrium, Revonto, Ryanodex), impacchi di ghiaccio e altre misure per raffreddare la temperatura corporea, nonché terapie di supporto.
Nella maggior parte dei casi, il gene che mette a rischio di ipertermia maligna è ereditato e trasmesso come carattere autosomico dominante con penetranza variabile (rischio di trasmissione del 50% da parte di un affetto ai propri figli, sia maschi, sia femmine), anche se, raramente, si può trattare di mutazione de novo (risultato casuale di una mutazione genetica di cui non sono portatori né il padre né la madre). Si tratta di mutazioni nel recettore della rianodina del tipo 1, RYR1. Un test genetico può rivelare se si è portatori di tale predisposizione genetica.
Tuttavia, dato il grande numero di varianti genetiche dall’incerto significato (VUS non diagnostiche) e la eterogeneità di tale condizione (le mutazioni del RYR1 sono la causa preponderante ma non l’unica: meno comunemente può essere implicato il gene CACNA1S o altri fattori genetici non ben caratterizzati), i protocolli di accertamento prevedono, almeno per i nuovi casi, in primis un test di contrattura muscolare in vitro (IVCT: effettuata attraverso una biopsia muscolare), che viene eseguita in ambito ospedaliero, cui fare seguire in caso di positività la ricerca della mutazione (il test genetico).
Il test genetico con screening di mutazioni del gene RYR1 e di altri possibili geni meno frequentemente coinvolti dovrebbero essere raccomandati per gli individui affetti , mentre per i membri della famiglia, una volta caratterizzato il difetto, si tratterebbe dello studio specifico dell’allele mutato che segrega nella famiglia (presenza o assenza della variante patogenetica familiare), per essere informati della eventuale suscettibilità a questa potenzialmente grave condizione.
A riguardo abbiamo maturato una lunga esperienza nella diagnosi di questa patologia e se per il test IVCT medieremo i rapporti con i servizi ospedalieri che lo effettuano, ci siamo organizzati in modo da proporre il test di laboratorio, da effettuarsi con sequenziamento di nuova generazione (NGS), con tempistiche di refertazione molto brevi (alcune settimane) e costi ragionevoli, affidandoci a laboratori di provata efficienza e capacità tecnica.
Oltre che per la condizione MHS, diagnosticata o sospettata, il test genetico per questi geni è indicato in una serie di condizioni miopatiche che, parimenti, mettono a rischio MH i pazienti ma che esprimono anche uno spettro di patologia muscolare di rilievo (Miopatie con Core, multi-minicore, Central core etc…a volte con trasmissione dominante, a volte recessiva), a differenza dei soggetti MHS che in genere sono del tutto asintomatici al di fuori delle crisi scatenate in corso di anestesia generale.
Consulenze Genetiche
Dr. Alfredo Orrico
medico genetista
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